In riferimento alla questione relativa al pagamento del canone degli impianti sportivi che sta tenendo bando in questi giorni e che ha provocato anche delle polemiche politiche e non per la decisione del Comune di chiudere – nella giornata di lunedì – gli impianti a coloro che non erano in regola, l’assessore allo Sport, Giuseppe Crisafulli, ha inteso evidenziare che “quanto accaduto non può rappresentare una sorpresa in quanto tutte le associazioni erano a conoscenza degli adempimenti da portare a compimento per evitare di non poter più fruire degli impianti. Nessuna comunicazione quindi doveva essere inviata dagli uffici comunali ai responsabili dei vari sodalizi. La giunta nel marzo scorso infatti ha approvato una delibera che ridefiniva la tariffa da pagare, riducendola da 25 euro a 5 euro l’ora proprio per cercare di venire incontro alle esigenze delle società, visto che il pagamento della quota per l’utilizzo è un obbligo di legge che non permette deroghe. Subito dopo e comunque prima dell’estate il sindaco ha incontrato i rappresentanti delle società informandoli che da mese di settembre sarebbe stato necessario provvedere al pagamento per l’utilizzo degli impianti. Successivamente – prosegue Crisafulli – pure io dopo l’insediamento ho avuto due incontri rinnovando l’invito e dando tempo prima fino al primo novembre e poi sino al 12 novembre. Era evidente che il 13 il responsabile comunale del servizio adottasse il divieto a chi non era in regola”.
Il sindaco Formica ha aggiunto che, contrariamente a quanto si sostiene, il clima con le associazioni sportive cittadine non è di rottura e non ci sono rapporti da ricostruire. Quasi tutte le società si sono messe in regola e ripreso l’attività negli impianti. Ha quindi aggiunto che l’Amministrazione ha anche dato la disponibilità a ragionare su modifiche al Regolamento e confidiamo a stretto giro con l’aiuto del consiglio comunale di approvarlo con l’aiuto del consiglio comunale.